La Rosa Persiana

Ancora oggi, nelle inospitali terre desertiche tra Iran e Afghanistan, hanno l'ardire di crescere delle rose straordinarie che sfidano le condizioni più estreme della natura. La specie è nota in botanica come rosa del tipo Hulthemosa Hardii, volgarmente detta rosa persiana proprio perché introdotta in Europa nel lontano 1788 dall'allora regno di Persia.

Nella linea RoseMei le tre fasi di estrazione dell'olio essenziale di rosa trovano la loro massima espressione, da oggi anche nel nuovo formato della crema da 50ml.

È una rosa primitiva, tra le più antiche, che la natura ha selezionato proprio per la sua forza di sopravvivenza e capacità di adattamento, non a caso è ancora utilizzata come matrice per realizzare ibridi robusti a tutte le condizioni climatiche. I giardinieri europei se ne innamorarono subito per la particolarità del fiore, del colore e soprattutto per l’inebriante profumo, con sentore speziato, che ricorda nitidamente le atmosfere orientali. Il primo pittore a dipingerla fu il francese Pierre-Joseph Redoutè al quale, in seguito, ne fu addirittura intitolato un tipo che lasciasse a imperitura memoria il nome dell’artista. La rosa persiana ha foglie piccole e scure, rami sottili e steli disordinati ricoperti di piccole spine. A primo sguardo potrebbe sembrare quasi il cisto ma poi, a ben guardare, si nota subito il portamento della rosa. I fiori sono leggeri, hanno una macchia scura al centro e bordi frastagliati.

È proprio nelle lande desolate di queste zone remote che Mei è andata a cercare le rose persiane originali per catturare la bontà del profumo e la capacità di rendere la pelle più bella, luminosa ed elastica. Le sue proprietà erano note fin dall’antichità e l’utilizzo in cosmesi risulta addirittura già in epoca mesopotamica, ma sarà poi l’Egitto, vera culla della cura e della bellezza della persona, a scoprirne tutti i segreti raccolti nelle formule di acqua di rosa, profumo e unguento, oggi custodite al museo di Alessandria d’Egitto.

Come poter esprimere tutta la forza di questa pianta in un cosmetico moderno?

Questa la sfida raccolta dalla linea RoseMei, fortemente voluta per esaltare i tre stadi della lavorazione dei petali di rosa. Quest’ultimi, una volta raccolti a mano, vengono essiccati nella zona d’origine, secondo la millenaria tradizione orientale, poi spediti in Italia e trattati nei laboratori Mei con tecniche adeguate all’eccezionalità della materia prima vegetale.

La prima lavorazione è quella della cosiddetta acqua profumata: un’estrazione a freddo, mediante acqua vitalizzata con il metodo Grander, dalla quale si ottiene un’acqua di rosa fresca e delicata. Una volta potenziata con gel di polpa d’Aloe Barbadensis Miller diventa il tonico RoseMei, da spruzzare sul viso per rinfrescare, disarrossare ed esercitare un’azione astringente sui pori della pelle del viso.

La seconda fase della lavorazione è la concentrazione ad ultrasuoni, senza solventi chimici e shock termico, dalla quale si ottiene l’estratto di petali di rosa, dal tipico colore del loro pigmento, dalle preziose proprietà antiossidanti, che va a costituire l’ingrediente principe di Rose- Mei Scrub: un prodotto la cui formula è appena stata rivista e migliorata per aumentarne la delicatezza, ma senza perdere in efficacia. Lo scrub è basato sulle proprietà dei cristalli di sale marino italiano e sull’azione ionica dell’olio di mare: un ingrediente molto particolare, frutto della sapiente ricerca Mei, che si forma per processo naturale nella fase di trasformazione dell’acqua marina in sale, durante la quale si forma questa sostanza organica dalla consistenza oleosa e dal colore scuro, ricca di Potassio, vitamina K e Magnesio. L’olio di mare, che tende ad affiorare sulla superficie del prodotto, rende RoseMei Scrub efficace per la pulizia della pelle, ma anche nutriente e rigenerante. Vista la ricchezza della formula è opportuno utilizzarlo nel modo giusto: inumidire la pelle (non il prodotto!) quindi massaggiare molto delicatamente con movimento circolare, lasciare agire per almeno due minuti (non meno) e quindi risciacquare energicamente con acqua fredda.

L’anima del bocciolo di rosa persiana si sublima nel vero e puro olio essenziale, che in commercio comunemente non si trova, venendo spesso sostituito con profumi sintetici o altri derivati vegetali dalla fragranza vagamente somigliante. Quest’olio essenziale assoluto è detto “concreta” di rosa persiana ed è un vero orgoglio della produzione Mei, ottenuto con una innovativa tecnica di estrazione detta “flavouring” (dall’inglese “fare una fragranza”) che concentra tutte le parti del vegetale, esaltando la forza primitiva della pianta. Un processo che ha superato le tecniche della distillazione e che concentra solo il meglio del fiore senza alcol e solventi sintetici. La “concreta” di rosa persiana si sprigiona in tutta la sua avvolgente presenza nella crema RoseMei, potenziata dalla polpa di Aloe Vera Barbadensis Miller. Una crema che ha il potere di compattare la pelle, di donare luminosità senza ungere e di inebriare con il suo profumo, giusto alleato della donna delicata ma forte, proprio come la rosa di Persia. Grazie all’aumentata possibilità di raccolta manuale dei boccioli è ora possibile soddisfare la grande richiesta dell’affezionata clientela Mei di avere la crema nel formato più grande da 50ml, mentre il più piccolo (15ml) rimarrà a disposizione esclusivamente per la confezione regalo.