La pelle ed il BodyMei Capsule

L'azione rigenerante preventiva deve avere due valenze: una per uso esterno ed una che rigeneri, dall'interno, i tessuti che devono dare stabilità e base solida alla pelle stessa, oltre che supporto all'alimentazione.

La pelle ed il BodyMei Capsule

Quando la pelle perde la capacità di rigenerarsi e si presenta spenta, asfittica e con un colore opaco, non si può solo cercare di “ringiovanirla”, agendo sulla sua superficie, ma bisogna pensare che la stessa appoggia sulle strutture sottostanti che, a loro volta, sono diventate deboli e cadenti. Ecco, perché,Quando la pelle perde la capacità di rigenerarsi e si presenta spenta, asfittica e con un colore opaco, non si può solo cercare di “ringiovanirla”, agendo sulla sua superficie, ma bisogna pensare che la stessa appoggia sulle strutture sottostanti che, a loro volta, sono diventate deboli e cadenti. Ecco, perché, l’azione rigenerante preventiva deve avere due valenze: una per uso esterno (direttamente sulla pelle) ed una che rigeneri, dall’interno, i tessuti che devono dare stabilità e base solida alla pelle stessa, oltre che supporto all’alimentazione.

La letteratura specifica ci ricorda che dopo i trent’anni incominciano a diminuire le caratteristiche di elasticità e di tenuta del tessuto che sostiene la pelle (collagene ed elastina), mentre si avvisano le prime alterazioni micro circolatorie (con cattiva ossigenazione e cedimento strutturale) ed, esternamente, sull’epidermide si evidenzia uno strato cutaneo secco, sottile ed anelastico. Occorre più tempo alla pelle per desquamare (spazzare via il tappeto di cellule morte) e rinnovare, esternamente, la protezione superficiale. Allo stesso modo, internamente, si avvisano i primi cedimenti della struttura di sostegno per cui la cute ha bisogno di lunghi periodi per organizzare il rassodamento e la giusta compattezza interstiziale. Il tessuto connettivo, che sta sotto, è come una tela di ragno (dal momento che supporta e collega la superficie del nostro corpo con gli strati più profondi), che mantiene compatta la superficie e dà forma alle parti del corpo. Quando il tessuto connettivo va in deperimento, arrivando alla perdita di elasticità e di tonicità (invecchiamento dell’elastina e parziale perdita di collagene), la pelle crea delle pieghe (rughe), diventando flaccida.

Davanti ad una cute “malata” ci sarà un tessuto connettivo “non sano”, perché il tessuto connettivo è la chiave di volta del benessere. Allora, non si può fare benessere solo fuori, ma bisogna prevenire il deterioramento delle strutture che offrono supporto e nutrimento.

Quando il turnover cellulare rallenta, bisogna riattivarlo con una doppia azione: sulla pelle (esternamente) e sui tessuti sottostanti (internamente). Questo duplice indirizzo preventivo è fondamentale.

Molto è stato scritto sul modo di intervenire sulla pelle, da “fuori”, codificando, dopo studi e ricerche (si pensi a tutti i rituali Mei-SPA!), le scientifiche modalità d’intervento. Altrettanto è stato studiato per aiutarla, nella sua intima composizione (quindi da “dentro”), ad essere tonica ed a mantenere le migliori condizioni strutturali.

Un prodotto Mei, per tutti, rappresenta quanto di meglio è possibile mettere in circolo per rassodare i tessuti di base della pelle, per prevenirne le smagliature e per realizzare la più marcata azione antiossidante: il BodyMei Capsule. Gli ingredienti che compongono questo ricco prodotto sono: l’Erba Medica, la Rosa Canina, il Cardo Mariano, il Carvi, la Mela, la Galega e la Verbena.

L’Erba Medica, detta anche Alfa-Alfa o (nome scientifico) Medicago Sativa, si chiama così perché è considerata originaria della Persia (Media, appunto), per cui è sempre stata indicata come l'”erba della Media o erba medica”. In erboristeria è considerata molto valida come ricostituente e come fonte primaria di vitamine e minerali, mentre per la pelle ha proprietà nutrienti, elasticizzanti ed emollienti. La pianta ha radici che accedono a riserve d’acqua profonde, mentre il fiore ha caratteristiche nettarifere (si può produrre miele monofloreale) e le foglie contengono fitoestrogeni, bioflavonoidi (antiossidanti, antinfiammatori, rinforzanti dei capillari e dei vasi sanguigni), vitamine (particolarmente del gruppo A, C, D, E e K), sali minerali ed altri oligoelementi disintossicanti del fegato.

La Rosa Canina è un arbusto spontaneo, spinoso, con radici molto profonde. Deve il suo nome al fatto che, in epoca romana, un soldato guarì dalla rabbia (morso da un cane) bevendo decotti di radici (episodio riferito da Plinio il vecchio). La Rosa Canina (di cui si lavorano i frutti, le bacche secche e fresche, i germogli, i semi ed i petali) ha proprietà antinfiammatorie ed antiossidanti, per una ricca presenza di bioflavonoidi, di acidi organici e di polifenoli. La preziosità maggiore della Rosa Canina, però, è legata all’elevatissimo contenuto di vitamina C presente nelle bacche (dieci gr. equivalgono ad un chilo di arance o di limoni) e per rinforzare le difese immunitarie (è un eccellente tonico anti stress).

Il Cardo Mariano è una pianta spontanea dalle molteplici qualità terapeutiche (contiene, tra l’altro, la potente silimarina, che protegge il fegato dagli agenti tossici). Si chiama così perché la leggenda vuole che le macchie bianche presenti sulle foglie rappresentino le gocce del latte della Madonna cadute mentre allattava Gesù: da questa credenza il nome “mariano o della Madonna”. Oltre alle riconosciute doti galattogene ed epatoprotettive, rinforza le pareti dei capillari ed è un potente antiossidante per i danni da radicali liberi; contiene, inoltre, complessi di flavonoidi, steroli, proteine ed oli vegetali.

Il Carvi (Cumino dei prati o Anice dei Vosgi o Kümmel, liquore distillato dal Carvi), simile alla Carota, è una pianta erbacea selvatica, con piccoli frutti dal sapore pungente che, raccolti in un preciso momento balsamico (non devono essere maturi), contengono gli oli essenziali di limonene e di carvone. Il termine Carvi deriva da Cària, una zona dell’antica Asia Minore incredibilmente piena di questa pianta che favorisce la funzionalità dello stomaco ed ha proprietà carminative (annulla l’aerofagia, la flatulenza e combatte le coliche) ed antiputride (disinfettante intestinale). Il Carvi, in cucina (sulle carni, sui formaggi e sul pane di segale), aiuta la digestione dei cibi grassi.

La Mela o frutto della salute (una mela al giorno, toglie il medico di torno) combatte l’invecchiamento della pelle, è ricca di acqua, vitamine, minerali e di pectina, una fibra idrosolubile che aiuta a controllare i livelli di colesterolo, abbassa la glicemia postprandiale e calma l’appetito. La Mela ha proprietà antiossidanti ed idratanti, con influenze positive sulla motilità intestinale e sulla diuresi.

La Galega o capraggine (in Germania erba della peste ed in Francia erba santa spagnola) è una pianta erbacea spontanea col significato di apportatrice di latte. Oltre al potere galattogeno ha precise proprietà ipoglicemizzanti (rimedio antidiabetico) ed antiflogistiche. Tra i principali costituenti chimici si annotano, tra l’altro, i flavonoidi, i polisaccaridi, i tannini e le saponine.

La Verbena o erba sacra (la leggenda vuole fosse presente sul Calvario, portata per cicatrizzare le ferite di Gesù ed i sacerdoti la usavano per i loro riti) è una pianta erbacea spontanea che arriva fino ad un metro d’altezza. Il nome, probabilmente, deriva dal Celtico ferfaen (scacciare via le pietre), perché la pianta veniva usata per combattere i calcoli renali. Oltre a queste, la Verbena ha proprietà antinfiammatorie, spasmolitiche, antinevralgiche, rinvigorenti e rinforzanti.

I potenti principi attivi di questi vegetali sono tutti contenuti nel BodyMei Capsule che, come prodotto “collettivo” bilanciato, è consigliato per la salute della pelle e per rassodare i tessuti che la sostengono.

G.M.