Star bene d’inverno
La Rosa Canina è una pianta selvatica della famiglia delle "rosacee" (melo, ciliegio, mandorlo, ecc.) che si presenta come un alto arbusto (raggiunge parecchi metri d'altezza), con fiori rosa o bianchi e falsi frutti (bacche o cinòrrodi), di colore rosso acceso.
Due scudi naturali a difesa dei mali di stagione: la Rosa Canina e l'Acerola
Il nome deriva da una parola greca che significa “rovo dei cani” perché, nell’antichità, se ne impiegavano le radici per curare la rabbia dei cani. L’erboristeria, da sempre, ne usa le bacche (falsi frutti) perché sono la più grande fonte di vitamina C in natura, molto di più delle arance, per sostenere il sistema immunitario, per prevenire i mali di stagione (raffreddore, influenze, costipazioni, ecc.) e per rigenerare le cellule epiteliali; come nutrimento cutaneo ha un buon contenuto di vitamina A. Le ultime ricerche hanno, inoltre, testimoniato che la Rosa Canina, ricca di antiossidanti, ha “effetti sicuri di tipo anti-infiammatorio e nella prevenzione delle malattie cardiovascolari” (fonte internet). Nella storia dei nostri tempi, la Rosa Canina è stata protagonista del riequilibrio vitaminico dei bambini inglesi che, durante l’ultima guerra, accusavano pesanti carenze di vitamina C e non avevano agrumi a disposizione; l’uso alimentare della Rosa Canina scongiurò malanni pediatrici e carenze delle difese immunitarie, anche negli adulti. L’impiego della Rosa Canina viene raccomandato per prevenire e combattere le malattie da raffreddamento (febbre, tosse e raffreddori) e può essere preziosa nel trattamento delle cistiti ed in tutte le forme di carenza di vitamina C. Dal punto di vista dei risultati, sarebbe prezioso l’abbinamento della Rosa Canina con l’Acerola: assieme hanno la più alta percentuale di vitamine (C, del gruppo B1, B2, B3, B5, B6 e provitamina A), di acido pantotenico, di carotenoidi, di flavonoidi, di polifenoli, di antociani, di antiossidanti, di tannini, di stimolanti il sistema immunitario e di minerali importanti (soprattutto, magnesio, ferro, fosforo, potassio e calcio), rappresentando la difesa più potente, che madre natura ci mette a disposizione, contro i malanni della stagione autunno-inverno. Da non sottovalutare la precisa azione antiscorbutigena (studi di Bezssonoff, iniziati nel 1926, terminati da Gazave e Parrot, nel 1977).
L’Acerola è un alto albero sud americano (soprattutto del Brasile) che produce frutti che, per colore e forma, vengono chiamati “ciliegie delle Barbados”; i frutti sono ricchissimi di vitamina C (in media fino a 40 volte superiore alle arance ed ai kiwi) e, se abbinati a quelli della Rosa Canina, producono effetti altamente benefici. La Rosa Canina e l’Acerola, assieme in una compressa (in una formula scientificamente tarata), rappresentano la vera prevenzione per gli stati influenzali, per le malattie da raffreddamento e per le infezioni del tratto respiratorio, oltre all’azione stimolante che producono negli stati di convalescenze! Prevenzione e riadattamento: due indirizzi di benessere che l’integratore, combinandoli assieme, realizza, riducendo la severità degli episodi infettivi. L’apporto insufficiente di vitamina C causa gengivite e sanguinamento gengivale, affaticamento, astenia e fragilità capillare. La Rosa Canina e l’Acerola, per quanto detto sopra, rappresentano i migliori alleati per affrontare i disagi del freddo invernale, realizzando, con l’assunzione continua, la più efficace delle prevenzioni. Ma come prendere la Rosa Canina e l’Acerola nel periodo autunno- inverno? Nel più efficace dei modi: compresse da succhiare, più volte al giorno.
L’Unione fa la forza: sinergie di prodotti naturali
L’assunzione di Rosa Canina e di Acerola (per il fabbisogno di vitamina C), in comode compresse da succhiare, si deve coordinare, per la più efficace delle prevenzioni, con l’uso della Propoli e con gli estratti di Eleuterococco, Echinacea e Salice Bianco. La Propoli, conosciuta dall’uomo da 6.000 anni (usata dagli imbalsamatori egiziani e dagli antichi medici come cicatrizzante e disinfettante), è un antibatterico naturale prodotto dalle api per difendere gli alveari. La sostanza resinosa, raccolta dalle gemme e dalle cortecce solo di alcuni alberi, amalgamata con cera e polline, è stata chiamata propoli perché, in greco, la parola significa “davanti alla città”, ovvero una protezione degli ingressi: negli alveari la sostanza viene messa davanti alle aperture per difenderle da predatori. La Propoli alimentare (ricca di flavonoidi, di polifenoli, di sali minerali e di vitamine del gruppo B) realizza specifici effetti antinfiammatori, antivirali e cicatrizzanti e, per questo, è indicata nella prevenzione delle malattie da raffreddamento, sia come spray (nebulizzando il prodotto direttamente in gola), sia come compresse masticabili, sia nelle lozioni toniche, sia nel latte detergente, sia nel dentifricio. Per prevenire e combattere la stanchezza da raffreddore ed influenza, alla Rosa Canina e Acerola ed alla Propoli, è importante abbinare prodotti composti da principi naturali che vengono dal Ginseng Siberiano (Eleuterococco); dall’Echinacea, per potenziare e stimolare il sistema immunitario e per la potente azione antivirale ed antibatterica; dal Salice Bianco, per le riconosciute proprietà febbrifughe, analgesiche ed antinfiammatorie (usato dalla medicina cinese nel 500 a.C. e dagli indiani d’America, fino al 1828, quando si arrivò ad isolare la salicina e ricavarne il componente principale della moderna aspirina). Questo è il pool di sostanze naturali che prevengono e combattono, efficacemente e senza controindicazioni, tutti i mali delle stagioni autunnali ed invernali.